L'Inno "Vieni, o Morte" è un canto religioso che esprime il desiderio della morte come liberazione e ricongiungimento con il Signore, spesso associato al Venerdì Santo e alla Passione di Cristo.
Il testo, di autore anonimo del XVIII secolo, è stato musicato dal Maestro Ernesto Romano nel 1942.
Il canto esprime il dolore per la morte del Padre (inteso come Gesù Cristo) e il desiderio di morire per unirsi a lui. Il cuore si rivolge alla croce, simbolo di amore e dolore, chiedendo alla morte di portare consolazione e di asciugare le lacrime.
TESTO DEL CANTO
Ahi dolore! Ahi pene amare!
È già morto il Padre mio
e perché non muoio anch'io
dove è morto il mio Signor?
E tu intanto, Croce augusta,
sfolgorante tron d'amore,
stempra in pianto questo cuore
onde pianga il mio Signor.
Vieni, o Morte, sii pietosa,
vieni, o Morte, asciuga il pianto.
Qui mi fermo al legno accanto
dov'è morto il mio Signor.
Croce augusta, al cor ti stringo
come stretta t'ha il mio Bene.
Ahi crudeli, ahi acerbe pene,
il mio Padre non è più.
Ora a Te mi volgo, Madre,
e dolente a' piè del legno
io ti prego farmi degno
le mie colpe a deplorar!